Signore e signori, il futuro è servito. Se tutto andrà come previsto, tra qualche anno i cieli di Londra potrebbero essere invasi da una flotta di aerotaxi che ne colonizzeranno lo skyline. Saranno “economici come Uber” e dal 2024 potrebbero consentire di spostarsi da una parte all’altra della City in pochi minuti.
Questa almeno è la speranza di Martin Warner, un imprenditore milionario -e visionario- che immagina di creare un avveniristico servizio di aerotaxi grazie aglio Y6S Plus messi a punto dalla sua startup Si tratta di piccoli velivoli a 6 posti, alimentati a batteria, inizialmente dotati di conducente umano ma completamente a guida autonoma nella versione definitiva. Sono talmente efficienti da non avere bisogno neppure di piste d’atterraggio e decollo: voleranno a una velocità di 200 km/ora, e il biglietto costerà in media sulle £16 a persona.
Tecnicamente, gli Y6S Plus sono dei velivoli elettrici a decollo verticale, chiamati in gergo eVTOL, dotati di un’autonomia di 160 km su singola ricarica. “Ci stiamo avvicinando ancora di più a una realtà in cui i droni diventeranno un normale mezzo di trasporto nelle città. Mancano pochi anni perché questo diventi realtà, non decenni” ha dichiarato Warner.
“Questa diventerà una modalità molto economica di viaggiare” ha chiosato. “Un aerotaxi per un volo medio da 12 minuti in una città come Londra costerà qualcosa come £100 per un gruppo da sei persone; praticamente paragonabile a una tariffa Uber.”
“Sono orgoglioso di dire che il Volo Autonomo è solo l’inizio di questa tecnologia che spariglia le carte. Gli ultimi 12 mesi hanno segnato diverse pietre miliari nella storia della mia società, e stiamo facendo quel coraggioso passo in avanti dal concept al prototipo, per arrivare al lancio di prodotto vero e proprio. I governi e le società chiaramente vedono il potenziale di crescita e di offerta, e la corsa alla conquista della mobilità aerea urbana è già iniziata.”
I pre-ordini degli Y6S Plus partiranno il mese prossimo, con consegna entro il 2024. La speranza è di coprire fino a 9 rotte su Londra, inclusa una tra l’aeroporto di Heathrow e Charing Cross, e di servire ben presto nuove città come Manchester e Liverpool non appena possibile.
