Gli autobus a due piani di Londra diventano rifugi per i senzatetto: l’dea magnifica di Buses4Homeless

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AEMORGAN

Gli autobus a due piani di Londra, a simbolo della città inglese a rifugio per i senzatetto. È questa la nuova destinazione dei mitici mezzi pubblici che per anni hanno trasportato turisti e londinesi in giro per la city. Buses4Homeless è un servizio utile e fondamentale per tutte quelle persone che vivono a Londra, ma non hanno un tetto sopra la loro testa.

Questa compagnia londinese ha deciso di prendere i vecchi autobus rossi a due piani e di trovare loro una nuova utilità, trasformandoli in rifugi per chi vive in strada. I bus vengono rivisti completamente negli interni, per poter ospitare almeno una ventina di posti letto, di vere e proprie cuccette dove chi non ha una casa, può rifugiarsi di notte per ripararsi dal freddo invernale o di giorno quando fuori le temperature sono altissime.

Per il progetto sono stati usati quei vecchi autobus che sono stati dismessi perché non soddisfano i nuovi requisiti per quello che riguarda le basse emissioni. E quindi non possono più essere utilizzati. Perché lasciarli arrugginire quando invece possono essere riutilizzati e persino per fare del bene? Vengono sistemati nei quartieri dove è necessario e vengono convertiti in alloggi per senzatetto, così da non obbligarli più a dormire per strada.

Buses4Homeless è una realtà nuova, fondata a fine 2018, ma che si è subito fatta notare. Dan Atkins, l’uomo a capo del progetto, è persona d’affari che era solito organizzare tour guidati di Londra in autobus, ma che adesso ha deciso di lanciare la sua impresa sociale. L’idea gli è venuta in mente dopo aver visto un uomo dormire in un deposito bagagli: rimase talmente scioccato da questa immagine che decise di comprare un autobus a due piani, ristrutturandolo e facendolo diventare un rifugio. Stagecoach gli ha donato altri quattro mezzi, così da poter creare una vera e propria flotta per le migliaia di persone che dormono nelle strade della capitale.

L’ultima idea è quella di creare anche un bus ristorante e un bus con computer per aiutare i senzatetto a reinserirsi nel tessuto sociale. E bravo Dan!