Come trasferirsi a Londra dopo la Brexit? Ecco tutte le possibilità

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Trasferirsi e vivere a Londra: le regole dopo la Brexit

Sarà il fascino dell’isola, oppure quello della grande metropoli avveniristica, sarà il passato glorioso e il presente multiculturale e vivace, ma la Gran Bretagna e la sua capitale continuano a essere ancora dei poli molto attrattivi.

Sono quindi tantissime le persone, e in special modo gli italiani, legati al Paese da una connessione speciale, a volersi trasferire a Londra anche nel 2021, quando alcune porte sono ormai state chiuse, almeno temporaneamente.

Vediamo dunque quali sono l’iter da affrontare, i documenti da presentare e le informazioni da tenere a mente per poter vivere in tranquillità a Londra e in Inghilterra.

Come sappiamo, a seguito del referendum e poi della piena attuazione dell’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea, spostarsi nel Regno Unito non è più così semplice e immediato. Una volta bastava una normale carta d’identità, mentre oggi sono numerosi i requisiti.

Dal 1 gennaio 2021, infatti, ai cittadini europei non è più concesso fare richiesta di settled status o pre-settled, in base al periodo di tempo trascorso stabilmente nel Regno Unito. Dall’inizio dell’anno è ancora possibile recarsi in Gran Bretagna fino a un massimo di 6 mesi senza alcuna necessità di esibire un visto, con finalità come il turismo, brevi corsi di studio e attività commerciali, visite famigliari e così via. In ogni caso è sempre necessario esibire il proprio passaporto.

Trasferirsi a Londra: sistema di immigrazione a punti e immigration routes

Tuttavia per periodi più lunghi, e per arrivare a godere di diritti – e doveri – come quelli garantiti ai cittadini britannici, e sopratutto per lavorare, bisogna affrontare l’iter del sistema di immigrazione a punti, noto come points-based immigration system, che valuta le competenze e le garanzie offerte dal candidato.

Diversi i percorsi – noti come immigration routes – che si possono affrontare, ma che richiedono sempre il raggiungimento di un certo punteggio in base ai requisiti richiesti dal governo. Quelli obbligatori per tutti i migranti sono: offerta di lavoro da parte di sponsor approvato, impiego con un livello di abilità superiore (non mansioni semplici), conoscenza dell’inglese. In tutto queste tre caratteristiche danno accesso a 50 punti.

Lavoratori qualificati – Skilled Worker Route: si tratta appunto del percorso principale per chi può dimostrare di svolgere in UK un lavoro altamente specializzato. In questo bisogna mostrare di essere appoggiati da uno sponsor riconosciuto dall’Home Office, il quale ha avanzato un’offerta di lavoro, per la quale è richiesto un certo livello di formazione. Inoltre è necessario produrre un certificato di conoscenza della lingua inglese almeno di livello B1, rilasciata non più di 2 anni fa.

A questi tre requisiti ne vanno aggiunti altri negoziabili.

  • Soglia salariale minima: una cifra da £ 20.480 a £ 23.039 non dà diritto a punti, da £ 23.040 a £ 25.599 garantisce 10 punti e maggiore di £ 25.600 a 20 punti.
  • Lavoro di cui vi è carenza sul mercato, come deciso dalla Migration Advisory Committee, ecco altri 20 punti.
  • Importanti anche i titoli di studio: un PhD in una materia pertinente al lavoro dà diritto a 10 punti, mentre uno in una materia STEM sempre relativa al lavoro ne dà 20.

In tutto il lavoratore specializzato deve garantire almeno 70 punti: i 50 dei tre requisiti base e altri 20 tra quanti elencanti

Esiste poi la strada della Global Talent Route, disponibile per i lavoratori più qualificati, sempre con un punteggio minimo garantito, possono entrare in Gran Bretagna senza offerte di lavoro e sponsor. L’intento è quello di attrarre cervelli provenienti da ambiti scientifici, umanistici, tecnologici e artistici.

La Graduate Route è riservata agli studenti che dopo aver preso laurea nel Regno Unito dopo l’estate del 2021 vogliono rimanere nel Paese e cercare lavoro (di qualsiasi tipo) per altri due anni (tre se si tratta di un PhD).

Un altro caso molto specifico è quello del trasferimento intra-aziendale, ovvero nel caso in cui delle compagnie vogliano trasferire temporaneamente nel Regno Unito delle figure chiave nell’organigramma (sempre rispettando i requisiti esposti). Più alti però sia il livello di qualifica della mansione che la soglia salariale minima.

Le Start-up and Innovator Routes hanno come scopo quello di attrarre imprenditori e start-up innovative al loro debutto: i visti possono essere attribuiti sia a singoli che a gruppi.

L’Health and Care Visa è un visto specifico per chi lavora nell’ambito delle professioni mediche e assistenziali sia all’interno dell’NHS che da aziende private che forniscono servizi al sistema sanitario nazionale.

La Creative Route dura 12 mesi e riguarda incarichi a breve termine nel settore creativo. La Sporting Route è destinata agli sportivi, mentre il Seasonal Workers Pilot è un progetto per ora limitato al 2021 che prevede un numero limitato di assunzioni temporanee nell’ambito del settore agricolo.