Coronavirus: come cambierà il trasporto pubblico a Londra dopo il lockdown

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AEMORGAN

In vista di una futura fine del lockdown, Londra, come tutte le altre grandi città del mondo, sarà costretta inevitabilmente a riorganizzare il servizio del trasporto pubblico.

Per evitare un ritorno del contagio, bisognerà, infatti, mantenere le regole del distanziamento sociale ed ovviamente è chiaro che i mezzi pubblici dovranno adeguarsi di conseguenza riducendo la propria capienza.

Secondo un rapporto trapelato dalla Transport for London, la capacità della metropolitana scenderà da 325.000 persone a bordo ogni 15 minuti a 50.000, mentre gli autobus che di solito ospitano 85 passeggeri potranno trasportarne solo 15.

L’intero sistema di trasporto si ritroverà ad affrontare una realtà per niente facile così come affermato dal vice sindaco di Londra per i trasporti Heidi Alexander: “Con una regola di distanza sociale di 2 metri in atto, un treno della linea Victoria potrà trasportare solo 21 persone in una carrozza anziché le solite 125. Questo vuol dire che ci sono sfide reali da affrontare“.

Per cercare di arginare questo problema sono al vaglio delle soluzioni alternative da adottare in diversi ambiti. Innanzitutto dovrà essere agevolato lo smartworking da casa mentre, alle aziende che hanno la necessità di avere in loco i dipendenti, sarà richiesto di scaglionare i turni di lavoro così da non congestionare i mezzi nelle tradizionali ore di punta.

In secondo luogo, sarà agevolata la circolazione a piedi o in bici così da evitare il più possibile l’uso dei mezzi. Per questo motivo il sindaco Sadiq Khan ha delineato il suo programma “streetscape” con piani per aumentare il numero di piste ciclabili temporanee all’interno della città.

L’utilizzo dei mezzi pubblici rimarrà, comunque, garantito ma nel rispetto di un piano di regole ferree. Le indiscrezioni parlano di lunghi sistemi di accodamento nelle stazioni e di vagoni con posti bloccati ed inutilizzabili.

Non c’è, invece, nessun riferimento chiaro all’utilizzo della mascherina: secondo il governo inglese il suo vantaggio è marginale, mentre Khan ritiene che dovrebbe essere obbligatoria sui mezzi pubblici.