Coronavirus a Londra, Sadiq Khan: “metro a rischio, senza fondi dal governo”

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AEMORGAN

Brutte notizie per i pendolari della City. Se il governo non farà la sua parte, Transport for London (TfL) potrebbe essere costretta a tagliare i servizi metropolitani. Gli ingenti costi operativi e il drastico calo del fatturato dovuto al lockdown per Coronavirus rendono infatti impossibile continuare a mantenere gli attuali livelli di trasporto pubblico.

L’allarme è giunto per bocca dello stesso sindaco di Londra, Sadiq Khan:

“A meno che il governo non ci fornisca delle garanzie, non saremo in grado di continuare a operare i servizi di trasporto che abbiamo.”

A causa del lockdown, e dell’impossibilità per i cittadini di muoversi, TfL ha subìto perdite per centinaia di milioni di Sterline. Il tracollo nel numero dei passeggeri è spaventoso: meno 95% sulla metropolitana e meno 85% sui bus. Non è chiaro a questo punto se ci siano servizi più in sofferenza di altri, né se i tagli annunciati riguardino metro e bus, o entrambi.

Il fatto è che, fino ad ora, TfL ha usato le proprie riserve di cassa per continuare a far funzionare i mezzi under e over-ground, e per pagare lo staff; ma sarebbe molto difficile “continuare alla vecchia maniera” a meno che il Dipartimento dei Trasporti non intervenga in qualche modo.

“Per pagare i nostri servizi, facciamo affidamento alle tariffe che pagano gli utenti” ha spiegato Khan. “Sfortunatamente, il governo ha tagliato i fondi operativi di TfL tre anni fa. Siamo l’unico sistema di trasporti pubblico al mondo senza nessun tipo di fondi governativi.”

E il bello -si fa per dire- è che, nonostante la contrazione sostanziale del pubblico, ci sono linee che in determinati orari risultano comunque troppo affollate, il che costituisce un rischio per la salute dello staff medico e dei lavoratori chiave che in questo momento stanno mandando avanti il paese.

Ed è chiaro che, senza un’iniezione immediata di risorse, la situazione sia destinata perfino a peggiorare.

Ma la questione è di ben più ampio respiro e accomuna le metro di tutto il paese. Il medesimo scenario infatti si sta ripetendo anche a Manchester, col sistema Metrolink, e a Liverpool, con il Merseyrail.

Un mese fa, il Dipartimento dei Trasporti (DfT) aveva sospeso gli accordi in essere con le società ferroviarie per evitare il loro collasso; le società che gestiscono i trasporti metropolitani, invece, non hanno avuto questa fortuna. E ora, i nodi vengono al pettine. “Siamo ben coscienti della sfida che gli operatori dei trasporti pubblici si trovano a fronteggiare,” ha dichiarato un portavoce del DfT. “Continueremo a lavorare gomito a gomito con il settore e con le autorità preposte per assicurare ai passeggeri la possibilità di portare a termine i loro viaggi essenziali.” Di cifre, però, non si è ancora parlato.