Brexit: passaporto e visto elettronico per entrare in Gran Bretagna?

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AEMORGAN

A pochissimi giorni dal ritorno alle urne, annunciato alquanto a sorpresa da Boris Johnson a seguito dell’impasse raggiunto nei negoziati per le condizioni della Brexit, la Gran Bretagna si trova in piena campagna elettorale.

In questo susseguirsi fulmineo di dichiarazioni a effetto da ambo i lati della barricata politica, il partito Conservatore ha recentemente reso nota la sua ultima promessa: l’introduzione di misure più stringenti e controlli più accurati in fatto di ingresso nel Paese da parte dei turisti europei.

Brexit: come funzionerebbe il visto elettronico per i turisti in UK

I Tory guidati da Johnson, infatti, promettono, ovviamente solo in caso di vittoria elettorale il 12 dicembre, di rendere obbligatorio anche per tutti i cittadini europei la compilazione di un modulo online almeno tre giorni prima dell’arrivo in UK.

La misura verrebbe introdotta a partire dal 1 gennaio 2021 e richiederebbe la cosiddetta Electronic Travel Authorization (ETA), un documento simile a quell’ESTA che oggi è richiesto per sbarcare negli Stati Uniti. In caso di mancato adempimento, i passeggeri verrebbero rispediti in patria.

La Segretario di Stato per gli Affari Interni, Priti Patel, ha dichiarato che “quando il popolo ha votato nel 2016 ha chiesto anche di riprendere in mano il controllo delle proprie frontiere. È triste che droghe e armi possano arrivare in UK dall’Europa, aumentando la violenza e la dipendenza. Ed è ancora più sorprendente sapere che i terroristi sono entrati nel Paese sfruttando proprio la liberà di movimento”.

Brexit: passaporto biometrico per gli europei

Ma non basta: si apprende che a cambiare sarà anche il documento necessario per attestare la propria identità. Finora infatti era sufficiente presentare alla dogana britannica la carta d’identità, ma dal 2021 potrebbe essere indispensabile mostrare il passaporto biometrico.

Inoltre, agli europei con all’attivo precedenti penali (ancora da discutere e comprendere di che tipologia e quanto vecchi), potrebbero vedersi rifiutato l’ingresso nel Regno Unito. Infine, i tre mesi di ingresso concessi dal visto turistico saranno resi effettivi da un sistema di conteggio del totale dei cittadini europei entrati e usciti dal Paese.

Brexit: critiche alle nuove misure di controllo in aeroporto

Non sembra affatto un caso che queste nuove misure siano state annunciate a pochi giorni di distanza dal terribile attentato terroristico avvenuto venerdì 29 novembre in prossimità del London Bridge.

Come già detto, tutte queste novità diverrebbero effettive solo in caso di vittoria del partito conservatore di Johnson alle elezioni. L’attuale premier, infatti, è intenzionato a firmare l’accordo con la UE entro la fine di gennaio 2020.

In caso invece di sconfitta dei Tory, invece, la situazione resterebbe quella più nebulosa attualmente in vigore. Al momento i cittadini Ue che hanno residenza nella Gran Bretagna possono sfruttare tutto il 2020 per portare a compimento la registrazione tramite il programma Settlement Scheme e vedersi quindi confermata la residenza provvisoria o permanente, a seconda delle proprie vicende lavorative – personali.

L’opposizione, tramite il corrispettivo ombra di Patel, Diane Abbott, ha criticato la proposta asserendo che in questo modo, rinunciando al sistema di sicurezza europeo, si perderà anche l’accesso in tempo reale allo sconfinato database e ai mandati d’arresto europei. In questo modo prevenire azioni criminali e terroristi diventerà molto più difficile.