Saltato il piano di pedonalizzazione di Oxford Street: ecco perché

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AEMORGAN

Nonostante se ne parli dal 2016, il progetto di pedonalizzazione di Oxford Street pare sia definitivamente saltato. Ecco cosa prevedeva in origine il programma e perché il consiglio di Westminster ha fatto dietrofront.

Una strada a misura d’uomo: il progetto iniziale

L’obiettivo iniziale era di rendere Oxford Street pedonale entro Natale 2018 vietando l’ingresso ad auto, taxi e mezzi pubblici. Il progetto, fortemente voluto dal sindaco di Londra Sadiq Khan e da TfL per ridurre i livelli di smog e di congestione, era però stato rigettato qualche anno fa dal Westminster Council perché “inaccettabile” per i residenti. In questi tre anni, tuttavia, il Consiglio ha lavorato per creare un progetto simile e alternativo per il quale sarebbero stati stanziati 150 milioni di sterline.

L’idea era di creare un ambiente urbano, completamente pensato per cittadini che si spostano a piedi, che includeva due piazze pedonali poste da entrambi i lati di Oxford Circus. Potenziamento della rete di trasporti a zero emissioni, nuova illuminazione, giardini, parcheggi per biciclette e panchine, rinnovo degli edifici esistenti, supporto alle realtà commerciali, agli uffici, ai ristoranti e alle attività ricreative poste lungo i 2,5 km dell’iconica strada. Il piano era faraonico.

C’è un urgente bisogno di risolvere i problemi della congestione e della sicurezza pedonale, della scarsa qualità dell’aria e del rumore” aveva spiegato Dan Labbad, Chief Executive del Crown Estate. “La seria congestione di Oxford Circus, di persone e di traffico, è insostenibile e richiede un’azione immediata. Dopo la mazzata della pandemia, e con l’arrivo dell’Elizabeth Line, c’è una domanda spropositata e un’opportunità impagabile per ricostruire meglio di prima; un approccio ‘tutto come al solito’ non funzionerà più. Speriamo che la creazione di due piazze pedonalizzate a Oxford Circus non migliorerà soltanto la sicurezza e l’accessibilità, ma creerà anche una destinazione icona nel centro di Londra“.

Le Opere in Programma

Tra le opere pubbliche esplicitamente menzionate nell’ultimo comunicato stampa del Consiglio erano presenti:

  • Miglioramenti significativi agli spazi pubblici di Oxford Circus e del circondario, atti a creare “luoghi più piacevoli per mangiare, bere, fare shopping e godersi il centro città.”
  • Più verde e posti a sedere.
  • Miglioramenti significativi agli spazi pubblici, incluso un accesso migliorato alla stazione metro di Oxford Circus.
  • Chiusura stradale e nuovi Traffic Order sperimentali tra Oxford Circus e Gt. Portland Street a est, e Oxford Circus e John Prince’s Street a ovest; in mezzo, una zona pedestrian-first.
  • Lancio del RIBA International Design Competition che si è tenuto a luglio 2021 e che ha premiato ben 16 progetti architettonici per l’eccellenza del design e l’ambizione architettonica.

La sperimentazione era già partita la scorsa estate, con la chiusura di parte di Oxford Street al traffico. I lavori per creare un “futuro più verde e smart per il West End” sarebbero dovuti partire subito dopo con le inaugurazioni delle piazze pedonali programmate per Natale.

Perché è saltato il piano di pedonalizzazione

Dopo sei anni di continue modifiche, il piano di pedonalizzazione di Oxford Street è saltato a causa delle obiezioni sollevate dal consiglio di Westminster. Tra i motivi legati alla drastica decisione è stato menzionato il flop ottenuto da Marble Arch Mound, opera costata ben sei milioni di sterline.

Il governo ha, quindi, deciso di essere più oculato nelle spese anche se il membro del gabinetto Geoff Barraclough non ha escluso un eventuale riprogettazione della strada: “Tutti sono d’accordo sul fatto che Oxford Street dovrebbe essere la principale via dello shopping della nazione. È lunga 1,8 km ed è il centro della città più grande d’Europa. Abbiamo bisogno di maggiori punti di riferimento per il tempo libero, l’ospitalità e la cultura. Sono molto desideroso di sostenere questo piano“.