Coronavirus, la Sicilia pagherà ai turisti metà delle spese di viaggio

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AEMORGAN

Durante la pandemia di un virus ad alto tasso di diffusione, come è il COVID-19, è normale che ci si concentri maggiormente sulla quotidianità, e in particolar modo su tutto ciò che riguarda la tutela della propria salute. Tuttavia, nell’ottica di un’ipotesi di ritorno alla normalità, molte persone hanno iniziato a progettare anche le proprie vacanze.

Non bisogna però considerare vacuo il desiderio di un viaggio, se si comprende quanto il lockdown stia causando danni a livello psicologico. Inoltre, molti Paesi e località basano una parte considerevole dell’economia sul turismo, quindi in qualche modo il gesto di andare in vacanza può anche essere considerato un contributo al benessere altrui.

È per esempio questo il caso della Sicilia, il cui PIL regionale legato all’accoglienza turistica è valutato intorno al 15% (in linea con la media nazionale). In attesa di vedere crollare la curva del contagio, la regione che esibisce il miglior indice di contagio (R 0,3, attualmente) e un ottimo rapporto tra contagiati e popolazione pari allo 0,064% fa di tutto per attrarre visitatori in vista dell’arrivo dell’estate.

In primis, attraverso incentivi dal punto di vista economico: mettendo in campo un piano di aiuti da 50 milioni di euro, la Regione ha annunciato che rimborserà direttamente ai turisti metà del prezzo dei biglietti aerei e un terzo dei costi delle strutture ricettive. Inoltre, ai turisti verranno assegnati biglietti gratis per i musei locali e i siti archeologici.

Un intervento reputato necessario per il settore turistico – anche in contrasto a considerazione di maggiore prudenza dal punto di vista del contenimento del Coronavirus – dopo che l’industria specializzata ha fatto registrare una perdita di quasi 1 miliardo di euro in soli due mesi (marzo e aprile).

Insomma, legittime preoccupazioni a parte, si tratta di un’invitante possibilità per tutti coloro che vogliono scoprire o rivedere le bellezze artistiche, culturali, paesaggistiche e culinarie di una terra ricca di suggestioni come la Sicilia. Al momento, non ci sono dettagli sulla modalità di distribuzione dei voucher, che saranno disponibili sul sito ufficiale di Visit Sicily, non appena la regione riaprirà le frontiere e gli esercizi commerciali.

Probabilmente manca poco, dato che a partire dal 4 maggio, e con qualche variazione da regione a regione, in Italia i ristoranti hanno preso a prendere ordinazioni per il servizio di takeaway, i bar hanno iniziato timidamente ad allestire pochi tavolini all’aperto, accuratamente distanziati, e l’industria manifatturiera ha riaperto le aziende messe a norma.

Per quanto concerne i musei, i siti culturali e le attrazioni turistiche il più recente decreto ha individuato nel 18 maggio la data entro cui si garantirà l’accesso contingentato a un numero ristretto di persone, per evitare assembramenti. Dal 4 maggio invece sono state riaperti parchi pubblici, ville pubbliche e giardini.