Metro e Treni Londra: “il più grande sciopero degli ultimi 30 anni”

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AEMORGAN

Se il caos dei trasporti visto durante il weekend del Giubileo di Platino vi è sembrato un incubo, aspettate di vedere cosa ci aspetta domani 21 giugno. Al netto di improbabili colpi di scena, infatti, i sindacati del trasporti di Londra preparano il “più grosso sciopero degli ultimi 30 anni”. E si prevedono disservizi, corse cancellate, affollamento e ritardi. Mentre dal governo fanno sapere di aspettarsi “interruzioni sostanziali” ai servizi.

Migliaia di Adesioni

Oltre oltre 40.000 dipendenti metro del sindacato RMT e 50.000 lavoratori del settore ferroviario stanno per incrociare le braccia. E le ripercussioni si vedranno in tutta l’Inghilterra del nord e del sud ovest, in Galles e perfino in Scozia.

Lo sciopero riguarda gli stipendi e la riforma dell’industria ferroviaria nell’era post-Covid e causerà 6 giorni di passione, con treni ridotti a uno ogni ora tra le 7.30 e le 18.30 sulle tratte intercity e urbane principali; negli altri orari, corse ridotte o soppresse, e servizi totalmente a rischio nei giorni del 21, 23 e 25 giugno. Insomma, niente festival di Glastonbury quest’anno (per una lista aggiornata delle linee ferroviarie operative, vi rimandiamo a questo sintetico articolo del Guardian)

A questo si aggiunge lo sciopero della metropolitana di Londra domani 21 giugno, e che durerà 24 interminabili ore su tutto il network, inclusi London Overground e la neo-inaugurata Elizabeth line.

La Risposta della Politica

“Penso che il pubblico debba essere consapevole che questa settimana ci saranno interruzioni sostanziali di servizio, ed è quindi ragionevole prepararsi a questo scenario” ha dichiarato Simon Clarke, segretario al Tesoro. Il primo ministro Boris Johnson ha definito gli scioperi come un “atto di autolesionismo da parte dei lavoratori delle ferrovie”, menzionando uno dei grandi classici del repertorio politico: i bambini delle scuole, colpiti proprio nel bel mezzo delle sessioni d’esame.

“Non sono certo che sarà un’intera estate di malcontento” ha chiosato invece Mark Serwotka, segretario generale del sindacato PCS. “Ma quello di cui sono sicuro è che vedremo alti livelli di azione sindacale a meno che il governo non riconosca che i lavoratori del settore pubblico sono stati in prima linea a tenere in funzione il paese durante la pandemia; e ora non ci si può aspettare un aumento salariale del 2% quando si prevede che l’inflazione supererà l’11%”.

Insomma, prima di prendere metro o treni questa settimane, verificate con estrema attenzione i servizi attivi oppure utilizzate mezzi alternativi. E se possibile, rimandate ogni spostamento non necessario. Vi risparmierete un calvario.