Visitare Londra ai tempi del Covid: tutto su vaccini, tamponi, quarantena e documenti

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AEMORGAN

Prima di mettersi in viaggio per il Regno Unito – a prescindere che si tratti di una vacanza o di un ritorno a casa- c’è una serie di obblighi e adempimenti burocratici da assolvere prima di poter mettere piede nel paese, e dopo esservi entrati. Ecco tutto quel che c’è da sapere per visitare Londra ai tempi della pandemia da Covid-19.

Una volta bastava letteralmente infilare la carta d’identità nel trolley e comprare il biglietto sulla strada dell’aeroporto, e si era pronti per una nuova avventura. Oggi purtroppo è un lusso che non possiamo permetterci per ragioni sanitarie. E così, più o meno tutti i paesi del mondo hanno istituito dei protocolli e delle procedure da espletare. Ed è nostra responsabilità consultare le politiche governative più aggiornate e i requisiti di ingresso per la destinazione prescelta, oltreché compilare tutti i moduli necessari prima di mettersi viaggio. In caso contrario, potrebbe essere negato il viaggio stesso o l’ingresso a destinazione.

Da non dimenticare inoltre, prima di iniziare, che è obbligatorio indossare la mascherina sui tutti i voli che portano in UK, altrimenti il vettore vi negherà l’imbarco.

Covid-19: i requisiti per il viaggio dall’UK all’Italia

In questo momento l’Italia si trova nella cosiddetta Amber List, ovverosia la fascia mediana tra il Green e il Red dei Paesi considerati maggiormente a rischio per quel che concerne i contagi. Ecco dunque quali sono le restrizioni e i documenti da presentare attualmente in vigore fino al 25 ottobre 2021, fermo restando che non sono richieste motivazioni:

  • necessità di compilare un formulario on-line di localizzazione (noto anche come digital Passenger Locator Form o dPLF)  e presentarlo, sul proprio dispositivo mobile o in versione cartacea, al vettore al momento dell’imbarco, e a chiunque sia preposto a effettuare i controlli. Per evitare file inutile molto meglio stamparlo.
  • al momento del volo o dell’imbarco presentare il Green Pass, anche in questo caso preferibilmente stampato ma va bene anche in versione documento digitale.
  • presentare un ulteriore certificato che attesti il risultato negativo di un test molecolare o antigenico, condotto con tampone, effettuato nelle 48 ore precedenti l’ingresso in Italia
  • se non si è in possesso di tampone negativo o Green Pass è comunque possibile entrare in Italia sottoponendosi a isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria (informando la ASL competente per attivare la sorveglianza) presso l’indirizzo indicato nel dPLF, da raggiungere solo ed esclusivamente via mezzo privato, per un totale di 5 giorni; inoltre effettuare un ulteriore test molecolare o antigenico, via tampone, al termine del periodo di isolamento. 

Covid-19: i requisiti per il viaggio dall’Italia all’UK

Se tornate in Regno Unito dopo una permanenza in Italia, dovrete prima assolvere a questi obblighi che probabilmente cambieranno dal 4 ottobre:

  • prima di arrivare in Inghilterra si dovrà eseguire un test rapido/molecolare per il Covid nei 3 giorni precedenti al viaggio e presentare certificato negatività (pre departure test PDP); inoltre è necessario esibire la prenotazione del tampone Day2, già pagato, quindi compilare il modulo di localizzazione (PLF). Gli ufficiali del Border Force vi chiederanno il QR code presente nella mail di conferma, e se vi rifiutate di ottemperare, sarete passibili di una multa fino a 100 sterline. Tutto ciò sia nel caso di vaccinazione eseguita, ancora in corso o non effettuata.
  • All’arrivo in aeroporto, se si è vaccinati bisogna eseguire il test entro il secondo giorno (nel caso si stia di meno non è necessario eseguirlo ma è obbligatorio prenotarlo e pagarlo); se invece non si è vaccinati una volta approdati è necessario sottoporsi a quarantena domiciliare per 10 giorni e oltre al tampone Day2 aggiungerne un altro l’ottavo giorno o successivamente.

Dopo il 4 ottobre dovrebbe sparire l’Amber List, restando così solo la verde e la rossa. Chi torna da un paese in categoria rossa dovrà ancora auto-isolarsi in hotel a prescindere dallo status vaccinale; chi proviene da paesi in lista verde, invece, sarà libero da vincoli burocratici e tamponi PCR: basterà la doppia vaccinazione contro il Covid e un test rapido “rapid lateral flow” entro il secondo giorno dall’arrivo.

Si raccomanda di verificare sempre le procedure più aggiornate attraverso i seguenti link ufficiali, che riportiamo per comodità.

Link governativi:

Modulistica per chi arriva in UK (non applicabile ai voli nazionali o agli arrivi dall’Isola di Man & Jersey):

Arrivati A Londra

Una volta entrati nel paese, è sufficiente attenersi alle linee guida generali sul Coronavirus per la popolazione.

A Londra dovrete dunque indossare le mascherine sui mezzi di trasporto pubblico; dal 19 luglio tuttavia la mascherina non è obbligatoria nella maggior parte degli spazi pubblici e nei locali chiusi, anche se i negozi possono obbligare i propri clienti a ottemperare le proprie richieste. Le eccezioni sono rappresentate per l’appunto da strutture sanitarie e commerciali.