Pranzi per anziani immigrati dall’Italia: la Chiesa di San Pietro a Londra li organizza da 40 anni!

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Italiani a Londra: la storia della Chiesa di San Pietro

Come sappiamo bene, Londra è da molto tempo meta di una fortissima immigrazione proveniente dall’Italia. Dobbiamo però tornare alla metà del 1800 per trovare l’edificazione del primo vero luogo di culto riservato ai nostri connazionali, ovvero la Chiesa di San Pietro in quel di Clerkenwell.

Inizialmente, infatti, gli immigrati italiani a Londra erano soliti ritrovarsi presso la cappella dell’Ambasciatore del Regno di Sardegna che si trovava a Lincoln Inn Field, in quanto tutte le celebrazioni religiose di fede cattolica erano state proibite (l’ambasciata faceva eccezione per accordi internazionali).

Si deve dunque a quello che sarebbe diventato san Vincenzo Pallotti, un sacerdote romano attivo in loco, la costruzione della prima chiesa espressamente dedicata agli emigranti italiani di Londra. La raccolta fondi fu un successo, addirittura vi partecipò anche Giuseppe Mazzini, e si decise di innalzare l’edificio nel quartiere di Clerkenwell, in cui si era stabilita la comunità cattolica composta da italiani e irlandesi.

Consacrata il 16 aprile 1863, la chiesa passò di mani tra irlandese e italiani – in base alle alterne fortune delle due etnie nella capitale – per poi finire per essere gestita dai fedeli tricolori nel 1953. A oggi la San Pietro londinese è di fatto uno dei punti di riferimenti per gli emigrati italiani di fede cattolica, per quanto il quartiere non sia più così etnicamente caratterizzato, anzi.

Tuttavia alcuni tra gli eventi liturgici più importanti continuano a svolgersi e a essere molto partecipati, come per esempio la spettacolare processione della Madonna del Carmine che si tiene verso la metà di luglio.

Anziani italiani a Londra: i pranzi della Chiesa di San Pietro

Una delle iniziative più interessanti e valide proposte dalla chiesa, che va avanti immutabile da ben 40 anni, è quella dei pranzi per gli anziani. Si tratta di un evento che non solo perpetua alcune tradizioni che potrebbero perdersi, a lungo andare, ma che serve anche a lenire quell’inevitabile sensazione di solitudine che attanaglia le persone più in là con l’età.

A questa situazione hanno provato a porre rimedio 40 anni fa padre Russo e padre Carmelo, insieme a Pietro Molle e Paolo Ficchi: tutti insieme infatti organizzarono il primo Pranzo della Terza Età, una manifestazione durante la quale si cucinano piatti tipici della madrepatria italiana, raccogliendo nello spazio anche un centinaio di persone in età avanzata.

Tuttavia questi incontri non si esauriscono nel mero fatto conviviale, ma diventano dei momenti danzerecci in cui i presenti, dopo il lauto pasto, finiscono in pista al ritmo di un liscio o una mazurca, oppure intonano insieme classici della canzone italiana. Ovviamente tutto ciò non può che essere preludio alla nascita di belle amicizie e anche qualche storia d’amore.

Insomma, nella Londra multiculturale anche gli immigrati più anziani riescono a trovare una propria dimensione, dimenticando per qualche ora di trovarsi in Inghilterra.