Un oasi naturale (e segreta) all’interno di Richmond Park: la Isabelle Plantation

5302
AEMORGAN

Sono tantissimi i parchi di Londra nei quali è possibile passare una piacevole giornata ogniqualvolta il sole decida di fare capolino all’orizzonte. A volte, purtroppo, il meteo può non essere troppo clemente nella metropoli britannica, ma è indubbio che bisognerebbe approfittare dei tanti spazi verdi quando se ne ha la possibilità.

I veri londinesi conoscono sicuramente i parchi più grandi, ma non tutti sanno che all’interno dell’enorme Richmond Park esiste una piccola oasi nascosta – quasi un segreto ben custodito – denominata Isabella Plantation.

Nonostante il nome faccia pensare a qualche nobildonna britannica con il pollice verde, inizialmente quello che oggi è un giardino botanico boschivo era una zona paludosa di Richmond Park: il termine “isabel”, utilizzato nella mappa del 1771 in cui compare per la prima volta la location, stava, infatti, a indicare il colore “grigio-marrone” del suolo.

Oggi questa distesa di 40 acri conserva ancora l’originaria struttura vittoriana voluta all’inizio del 1800 da Lord Sidmouth, ex Primo Ministro del Regno Unito e responsabile della zona, che fece recintare l’area per evitare che i cervi la rovinassero. Dopo la Seconda Guerra Mondiale venne aperta al pubblico nel 1953 e divenne un giardino ricco di flora e fauna estremamente diversificata.

Tra le tante “specialità” dell’Isabella Plantation che si possono ammirare, le più evidenti sono probabilmente le azalee sempreverdi che costeggiano gli stagni e i corsi d’acqua, la cui fioritura è al massimo dello splendore nel periodo che va dalla fine di aprile all’inizio di maggio.

Non a caso, i giardini custodiscono anche gli esemplari della collezione nazionale di Wilson 50 Kurume Azaelas, una varietà particolare introdotta dal Giappone negli anni 20 da parte del collezionista di piante Ernest Wilson).

Passeggiando per la Isabella Plantation si incapperà in molte altre piante rare, come, ad esempio, le varietà delle collezioni di camelie e rododendri: questi ultimi comprensivi di una varietà alloctona molto invasiva, introdotta in epoca vittoriana, oggetto in tempi recenti di una pervicace opera di disinfestazione durata 5 anni.

In generale, si possono trovare piante esotiche a fianco di altre più comuni, ma anche arbusti i cui frutti danno da mangiare a uccelli, insetti e pipistrelli; dal canto loro i vari ruscelli, corsi d’acqua, stagni e acquitrini fungono da habitat per varie specie di invertebrati e anfibi.

Si può comprendere la portata della grande biodiversità racchiusa dalla Isabella Plantation a partire da alcuni numeri: ci si può imbattere, infatti, in 40 specie di funghi, più di 50 specie di coleotteri, oltre 130 varietà di farfaelle e falene; inoltre, l’oasi è la casa di oltre 70 specie di uccelli e di 6 specie di pipistrelli.

Informazioni utili: la Isabella Plantation è aperta tutto l’anno seguendo gli orari in vigore nel Richmond Park (ovvero dalle 7 di mattina in estate e dalle 7:30 in inverno per quanto riguarda le macchine, con chiusura al calar del sole; per i visitatori appiedati i cancelli sono aperti 24 ore su 24).