Sciopero metro Londra: grossi disservizi previsti il 21 giugno

1030
AEMORGAN

Non si placano i malumori dei dipendenti TfL. Dopo lo scompiglio del weekend del Giubileo di Platino, il sindacato RMT conferma un nuovo sciopero a fine mese. Il prossimo 21 giugno, oltre 10.000 membri incroceranno le braccia in risposta alle politiche messe in atto da Transport for London, il che si tradurrà in disservizi, corse cancellate, banchine affollate e ritardi. E sfortunatamente per noi, la data coinciderà anche col primo giorno dello sciopero ferroviario nazionale che coinvolgerà altri 50.000 lavoratori e che durerà tre giorni.

L’ultima volta che si è presentata una congiuntura tanto sfigata, è successo il finimondo. Parliamo dello sciopero dello scorso marzo che ha praticamente paralizzato l’intera città. Al tempo -il ricordo è vivo nella memoria- furono chiuse più di 200 stazioni e, nelle ore di punta, si vedevano fiumi di pendolari che tentavano l’arrembaggio di autobus stracolmi, o che si contendevano le bici e i taxi, con lunghe file e traffico congestionato.

Per intenderci, in confronto, lo sciopero di lunedì cui hanno aderito “appena” 4.000 iscritti a RMT sembrerà una goliardata primaverile.

L’ira dei Sindacati

“TfL, London Underground Limited (LUL) e il sindaco di Londra hanno avuto ampie opportunità di negoziare correttamente con il sindacato per evitare questa azione di sciopero oggi” ha commentato plumbeo Mick Lynch, segretario generale della RMT. “La loro intransigenza e testardaggine non ha lasciato ai membri della RMT altra scelta che agire con decisione. Non ci fermeremo fino a quando non avremo una giusta soluzione a questa controversia e invitiamo il sindaco a opporsi al governo conservatore che sta tagliando i finanziamenti a TfL piuttosto che cercare di combattere con i lavoratori della metropolitana di Londra”.

La questione è sempre la solita, e non si vede luce in fondo al tunnel. I sindacati temono che il pensionamento di 5-600 dipendenti voluto dal management possa portare ad una pressione eccessiva sugli altri lavoratori; in più, ci sono malumori pure sui tagli al regime pensionistico. Da TfL, però, al momento tutto tace.