Londra pagherà la tassa post-Brexit ai dipendenti UE, parola del sindaco Khan

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AEMORGAN

Il Sindaco di Londra Sadiq Khan, cosmopolita per nascita e vocazione, l’ha promesso solennemente: i costi del permesso di soggiorno definitivo post-Brexit per tutti i dipendenti europei che lavorano nella sua amministrazione saranno a carico della cittadinanza.

Ad oggi, in UK vivono stabilmente oltre 3,5 milioni di cittadini europei, e per loro ci sono grossi cambiamenti in arrivo il prossimo 29 marzo 2019; a partire da quel giorno, infatti, (in un modo o nell’altro) sarà effettiva la Brexit, l’uscita dall’Unione del Regno Unito.

Dopo tale scadenza, mentre gli aspiranti residenti dovranno sottostare a rigide e farraginose procedure, verifiche dei requisiti, timbri e ceralacche, gli expat che già vivono in UK potranno godere d’un trattamento di favore che consentirà loro di regolarizzare la propria posizione nel paese con una semplice richiesta da completare entro il 30 giugno 2021.

Lo speciale permesso di soggiorno -il cosiddetto “settled status”- sarà erogato con tempi e modalità ragionevolmente snelle ma avrà un costo di 65£ per gli adulti (circa 70€) e di 32,50 sterline per i minori di 16 anni (circa 26€); sarà invece gratuito per chi si è guadagnato un permesso di soggiorno europeo, che si ottiene invece dopo 5 anni di residenza in un paese UE diverso da quello di origine.

I dipendenti del Municipio di Londra e delle società a controllo diretto, tuttavia, saranno comunque esentate da questo balzello. Lo ha promesso il sindaco di Londra in un infuocato intervento.

“Londra è davvero una città globale in cui la diversità costituisce un punto di forza, non una debolezza. Il nostro staff UE è londinese, ed è necessario per garantire il funzionamento del Municipio e della Greater London Authority; appartengono alla città e saranno sempre benvenuti e valorizzati. Sollecito il governo a eliminare i costi per la domanda di ‘settled status’ perché nessuno dovrebbe essere costretto a pagare per restare a causa d’un cambiamento nello stato d’immigrazione che non dipende da loro.

Tuttavia, fino a quando i Ministeri non applicheranno questa buona norma, vi posso confermare che aiuteremo il nostro staff europeo a fare domanda di ‘settled status’ nel modo più semplice e meno seccante possibile.”


“Chiedo alle società londinesi di seguire il nostro esempio e di offrire tutto il supporto possibile al milione di londinesi europei,” ha chiosato Khan. “Occorre assicurarsi che quanti sono giunti nel nostro paese possano contribuire in ogni aspetto della vita qui, e continuare a rendere Londra una città vibrante, dinamica e prospera.”