La prima “Uber Boat” arriva a Londra questa estate!

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AEMORGAN

Tra gli indubbi vantaggi di un evento drammatico come la pandemia che ha paralizzato il mondo e ovviamente anche Londra c’è il grande calo del traffico che ha contribuito a rendere più respirabile l’aria cittadina. Tuttavia, con la fine del lockdown totale, il numero di vetture in strada è notevolmente aumentato, sopratutto dal momento in cui l’uso della metropolitana è sconsigliato quando non strettamente necessario.

Un modo originale ed efficace di evitare di rimanere imbottigliati nel traffico è quello di snobbare completamente le strade e preferire viaggi sul Tamigi, anche grazie alla nuova partnership tra Uber e Thames Clippers, che dovrebbe trasformarsi nel nuovo servizio di Uber Boat.

Come si ricorderà, il servizio di trasporto nautico è ufficialmente ripreso il 15 giugno dopo essere stato bloccato a causa del lockdown. In ottemperanza delle linee guida tracciate da TfL, tutto il personale e i passeggeri devono usare mascherine, mentre i veicoli operano a capacità ridotta.

La compagnia di trasporto, molto chiacchierata e osteggiata in questi ultimi tempi, estende la propria influenza anche al mondo dei trasporti su acqua, dando il proprio nome ai servizi offerti dalla flotta di venti battelli e ai porti da essi serviti, che partono da Putney fino ad arrivare a Woolwich.

Jamie Heywood, manager regionale di Uber, ha dichiarato che “molti londinesi stanno cercando nuovi modi per spostarsi in città, in particolar modo per il tragitto casa – lavoro e viceversa”. Solo l’anno scorso circa 4,3 milioni di persone hanno usufruito del servizio di Thames Clippers.

Uber Boat, il cui lancio è previsto entro quest’estate, continuerà a essere gestito normalmente dall’azienda di trasporto in carica senza particolari cambiamenti, eccezione fatta per la possibilità di prenotare il proprio viaggio attraverso la app di Uber, mostrando il codice inviato sul cellulare. I passeggeri potranno in ogni caso comprare i biglietti da altre fonti, oppure usare carte di credito contactless o la loro Oyster Card, senza alcun incremento di prezzo.

C’è un piccolo grande dettaglio che è meglio esplicitare, prima che sorgano fraintendimenti: rispetto al servizio a noleggio usualmente offerto da Uber, in questo caso i traghetti seguiranno gli orari ormai consolidati di Thames Clippers, dunque non si potrà richiedere una navigazione personale, fosse solo per una questione di costi spropositati. In un futuro, forse, sarà possibile noleggiare il proprio traghetto garantendo un nutrito gruppo di passeggeri, ma per ora è solo un’ipotesi ancora poco credibile finanziariamente.

Scartata anche un’altra soluzione che Uber avrebbe potuto offrire ai propri utenti, quella dell’intermodalità: sarebbe stato molto comodo noleggiare una corsa in macchina per poi passare direttamente al traghetto, ma al momento non è stato previsto questo servizio integrato a un prezzo di favore.