Londra sempre più cara per i turisti: rischia di diventare una “città fantasma”

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AEMORGAN

Londra è una delle metropoli più affascinanti e cosmopolite del mondo, ma anche una delle più care. Chi desidera visitare la capitale inglese deve infatti prepararsi a spendere cifre elevate per alloggio, trasporti, cibo e attrazioni; molto più rispetto ad altre capitale europee. E il Telegraph ammonisce: rischia di diventare una “città fantasma”.

Carovita Londra e Trucchi per Risparmiare

Senza neppure mettere mano ai numeri, l’esperienza di tutti i giorni ci insegna che vivere o soggiornare a Londra costa caro. La città ha una scarsa offerta di alloggi a prezzi accessibili, sia per i residenti che per i visitatori. Gli hotel sono spesso cari e di qualità mediocre, e anche gli ostelli e i bed and breakfast non sono economici. Per risparmiare, bisogna cercare soluzioni alternative come gli appartamenti in affitto, gli scambi di casa o il couchsurfing.

La rete di trasporti pubblici è molto efficiente e capillare, ma non a buon mercato. Per risparmiare, si può usare la Oyster Card, una carta ricaricabile che offre tariffe scontate, o la Travelcard, una carta valida per un determinato periodo di tempo. In alternativa, p possibile sfruttare le biciclette in condivisione o camminare a piedi.

Per quanto concerne la ristorazione, non mancano certamente ristoranti, pub, caffè e street food di ogni tipo e provenienza, ma anche qui i prezzi non scherzano. Un pasto completo in un ristorante entry-level costa almeno 20€ a persona, mentre un panino o una pizza da asporto non meno di 5 euro. Per risparmiare, si può cucinare in casa o comprare cibo nei supermercati o nei mercati rionali. Ma certo, non è la stessa cosa.

Infine, Londra vanta tantissime attrazioni da vedere, tra musei, monumenti, parchi e spettacoli. Molti musei sono gratuiti, ma altri richiedono un biglietto di ingresso che può arrivare fino a 25 euro. Anche le attrazioni più famose come il London Eye, il Tower Bridge o il Madame Tussauds hanno prezzi che si fanno sentire. Per questo, i più gironzoloni apprezzeranno il London Pass che dà accesso a più di 80 attrazioni a un prezzo fisso.

Ma fosse solo questo, non sarebbe neppure un problema. La situazione tuttavia è in drastico peggioramento e per una serie di motivi macro-economici e politici. Tra cui, manco a dirlo, l’eredità della Brexit.

Tra VAT Refund e Inflazione

Riporta il Telegraph che, mentre la spesa dei turisti statunitensi in Francia e Spagna è più che triplicata rispetto allo stesso periodo del 2019, quella in Gran Bretagna è aumentata solo dell’1% nello stesso periodo. Per il quotidiano, uno dei motivi principali è l’assenza di rimborso VAT, eliminato dopo la Brexit per tirare la cinghia. In teoria doveva far risparmiare al Tesoro 2 miliardi di Sterline all’anno; in pratica ha portato ad una contrazione dell’indotto dal turismo. Insomma, si è rivelata il canonico boomerang.

Ma c’è di più. Anche i turisti britannici fanno la stessa cosa, e ora vanno più all’estero per i loro acquisti di lusso, facendo shopping nei paesi dove beneficiano di regimi IVA agevolati.

A questo si aggiungano le 10£ dell’ETA che ogni visitatore dovrà pagare prima di arrivare nel Regno Unito. E l’aumento dei costi dei treni o dell’Eurostar (+15% rispetto al 2019). Una cena in un ristorante di alto livello? Se nel 2017 si spendeva 100 Sterline, ora almeno 200 Sterline a testa, per via dell’inflazione e dei costi del personale. E che dire degli scioperi a ripetizione che funestano la città senza soluzione di continuità da anni? Londra è a un bivio, e la verità è che diventa sempre meno concorrenziale rispetto ad altre mete.